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Edizione numero 75
C’è un momento, con l’arrivo dell’estate, in cui mi sento parte di questa terra più che in ogni altra stagione. Non è qualcosa legato ad un momento particolare, quanto piuttosto una sensazione. Accade quando, camminando nei prati ancora umidi al mattino, respiro l’aria che profuma di fieno mentre lo scorrere dell’acqua in un torrente rompe il silenzio circostante.
È lì, in quell’esatto momento che la Valtellina mi parla. Non con le parole, ma attraverso i sensi.
Il calore del sole che filtra tra le fronde del bosco. Il sapore deciso del nostro formaggio assaggiato in una piccola casera raggiunta dopo ore di cammino. Il canto delle cicale nei pomeriggi assolati. Il profumo del legno consumato delle baite che osservo quasi con rispetto, cercando una memoria che sento essere anche mia.
E poi, soprattutto, il silenzio: quello autentico, che si ascolta soltanto nei luoghi dove la natura scandisce con il suo scorrere lento il ritmo delle giornate.
Ho imparato che in Valtellina non ci si viene solo per vedere qualcosa, ma soprattutto per sentirla davvero. È una terra che si lascia conoscere attraverso gesti semplici: respirare, assaggiare, toccare.
Per questo abbiamo voluto dedicare questo numero estivo di ValtellinaVacanze all’invito di lasciarsi guidare dai sensi. Nelle prossime pagine non troverete solo luoghi da visitare, ma esperienze da vivere.
Vi invito a perdervi tra i sentieri che profumano di resina e fiori, ad ascoltare la voce delle pietre, ad abbandonarvi davanti a un tramonto che colora le cime.
Che sia un sorso del nostro miglior vino bevuto in cantina, o un abbraccio dato a fine giornata, lasciate che qualcosa vi tocchi dentro.
Perché la Valtellina, d’estate, non si guarda soltanto. Si sente.
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